domenica 5 settembre 2010

Scelta del nome

Se avevo qualche dubbio sull'opportunità o meno di fare un blog, non ne avevo nessuno su come si sarebbe chiamato .
" Non toccare il gatto " è un romanzo di Mary Stewart del 1976 e faceva parte di un elenco di titoli consigliati dal prof. Lazza, nostro insegnante di inglese , per la lettura estiva a cavallo fra la terza e la quarta liceo. Io l'avevo comprato perchè il titolo mi aveva incuriosito ma figurati se l'avevo letto, ero una studentessa davvero poco disciplinata , non studiavo niente e tantomeno leggevo : la passione per la lettura mi è venuta molti anni dopo.
Così il libro è rimasto dimenticato nello scaffale fino a una sera in cui non avevo niente da leggere e l'ho ripescato. Beh, è molto, molto carino, un giallo percorso dal tema della parapsicologia , argomento che a me affascina moltissimo. Questo perchè nella mia vita spesso sono successe cose che faccio fatica a  definire solo coincidenze, e comunque per esempio mi è capitato più volte di sognare delle persone che non vedevo da moltissimo tempo e il giorno dopo ricevere la loro telefonata , oppure - un classico - di essere in una città dove non sono mai stata e riuscire a muovermi fra le vie in modo disinvolto ( cosa che per me che non ho il minimo senso dell'orientamento è davvero sorprendente ) . Di rimando, quando mi succede di pensare fortissimamente quanto inspiegabilmente a una persona, di solito di sesso maschile, sono convinta che sia lui che mi sta chiamando con il pensiero ... ma questo purtoppo non ho mai potuto verificarlo.
Ma tornando al libro, sarà il titolo, sarà l'argomento, sarà che mi ricorda il Lazza che è uno dei professori che ricordo con più affetto, ma mi ci sono particolarmente affezionata e lo tengo in una posto della libreria dove sia sempre in vista .
" Touch Not The Cat Bot A Glove " , " Il gatto non si tocca senza un guanto " è un motto scozzese .
Gesù che post lunghissimo, vi ho fatto scappare tutti ... ci tenevo però . Ciao e al prossimo

8 commenti:

  1. "Na bean don chat gun lamhainn" (in gaelico).

    Incuriosito, ti seguirò... ;)

    /f

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  2. Vedendo il nome del tuo blog ho subito pensato a quel libro, al prof. Lazza, a Villa Amalia. Ma non ero sicura che le radici fossero quelle. E invece sì. È bello riscoprire legami lontani, è bello leggerti.

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  3. Dada ... che emozione ... ero certa che ti saresti ricordata

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  4. ti leggo e mi riconosco in alcune sfumature... cose che accadono in maniera inspiegabile. già a me succede fin da piccola. tocco le persone e provo strane sensazioni, dolore, paura, nausea, sdegno.ho flash di posti e persone, e leggo...leggo leggo, e quando leggi cose interessanti non son mai lunghe!!!mi piace ascoltare...:))

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  5. bene bello questo blog, l'idea dell'Agenda... me la ricordo, io ne ho ancora alcune in qualche scatola, non ho mai avuto il coraggio di buttarle, mi hai fatto venir voglia di andare a cercarle!

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  6. scusa ma ti riferisci al Prof Gianmario Lazza ? sto cercando di sapere dove rintracciarlo ovviamente (lui me lo conceda) se è ancora in vita

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    1. Il Prof. Gianmario Lazza è purtroppo scomparso alcuni anni or sono.

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    2. Scusi Andrea, ero anche io un allievo del prof Lazza, molti anni or sono, lo conoscevo da quando abitava a Lipomo e con altri allievi lo avevamo aiutato per il trasloco in Como, leggo la notizia sull'incredulo. Mi piacerebbe andare a trovare le sue spoglie, ha forse notizie in merito? Grazie

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