venerdì 6 dicembre 2013

Una grande famiglia su raiuno

Ieri sera ho visto l'ultima puntata della "fiction" come si dice adesso, o scemeggiato, come abbiamo sempre detto, "Una grande famiglia", che aspettavo con ansia (!) per vedere come infine si sarebbe sbrogliata la matassa.
Nel finale Edo si è poi riscattato, ma mi stava così sulle balle che avrei preferito il contrario.
E' molto difficile che guardi una fiction a puntate ma questa si svolgeva ad Inverigo, che è il paese dove ho abitato per i miei primi trent'anni, dove abita tutt'ora mia madre e la maggior parte dei miei amici anche perché io mi sono trasferita nel paese appena confinante. Quindi non me la potevo perdere.
E' carino vedere in tv i posti che conosci così bene, i locali, sentire i nostri modi di dire "ghe pensi mi" "oh Signur" "Ciao picinin", e poi la storia era abbastanza accattivante.
Certo, la famiglia brianzola non è che ci fa proprio una gran figura... il papà che ha 65 anni e ne dimostra 80; il figlio maggiore che approffitta del primo malore del padre per fare un buco in azienda di svariati milioni, e inoltre cornificava la moglie; il figlio mezzano complice l'assenza del suddetto fratello le "ruba" la moglie, sua antica fiamma; una delle sorelle è l'amante del suo prof di università, vecchissimo tra l'altro, e una sera che prende la ciucca va a letto con il primo che capita(rimanendo incinta, ovviamente);il giovanissimo nipote dichiara la propria omosessualità e va immediatamente a vivere con uno per poi scoprire poco dopo che è un fedifrago depravato y maniaco sessuale. Solo per dirne alcune. Un bel quadretto, insomma.
Comunque, i giochi sono rimasti un po' in sospeso quindi secondo me è prevista una seconda serie. Che non ci perderemo, di certo.

E a proposito di non perdersi qualcosa,domani,7 dicembre, S. Ambrogio, c'è la prima alla Scala.
Quindi, alle 17,30 puntualissimi, abito da sera ...e caminetto acceso, ci vediamo la diretta su rai5.

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