lunedì 3 marzo 2014

Su e giù per Milano con il 3

Ieri il blog di Lorenzo ( Pezzenti con il papillon, ve ne ho già parlato ) ha pubblicato un post molto carino a proposito dei tram a Milano, e mi ha ricordato un episodio successo un po' di tempo fa, ci avevo fatto un mezzo post che non ho mai pubblicato.
Sono andata a ripescarlo,l'ho completato e ve lo propongo.

"Oggi sono andata a Milano, chiedo scusa in anticipo a tutte le mie amiche alle quali prometto di incontrarci : Monica, Paola, Nico e anche a te zia Pinuccia  ma d'altronde il tempo è sempre un po' tiranno ,quando vengo è quasi sempre per qualche commissione di lavoro,cerco di radunare più cose da fare e così ho sempre i minuti contati.
Un po' di tempo fa gironzolando in internet ho trovato il sito di un una specie di outlet di filati e  alla ricerca di un colore che non son riuscita a trovare da altre parti, oggi mi sono decisa ad andare a curiosare.
Questo posto si trova  nella parte sud di Milano,  mi sposto sempre con i mezzi visto che nel traffico caotico della città non ci penso nemmeno ad infilarmi in macchina , quindi dalla stazione Nord di piazzale Cadorna ho preso la 94 fino alle colonne di San Lorenzo,per poi proseguire con il tram numero 3.
La fermata è in porta ticinese, era una vita che non venivo da queste parti,è sempre bella e insieme sorprendente. I negozi sono stati lasciati come erano, mi hanno colpito in particolare una jeanseria che in origine doveva essere un'officina e una boutique che sembra una grotta dove stagionavano i formaggi.
In giro puoi vedere giovani "alternativi", con capelli lunghi e barbe incolte ma anche ragazze chicchissime che sembrano uscite da Vogue .
Mi ha fatto sorridere una anziana milanesona che chiedeva informazioni ad una magrissima ed elegantissima ragazza  con tratti orientali.
Con il 3 da porta ticinese ho proseguito per tutto il corso San Gottardo, via Meda, e poi sempre più fuori ,dove la città si trasforma per diventare un po' periferia. Finalmente sono arrivata e abbastanza facilmente ho trovato il negozio. Il titolare è una persona un po' fuori dagli schemi, un po' il tipo dell'animatore da villaggio turistico un po' attempato, e quando gli spiego cosa voglio dice di averlo in magazzino; esce dal negozio e mi dice di andare con lui. Lo seguo, pensando che il magazzino sia dall'altra parte della strada, invece sale in macchina e mi apre la portiera. Rimango impietrita... ma mi secca far vedere che ho paura, e poi quel filato mi occorre. Così, salgo in macchina.
Durante il tragitto mi racconta praticamente la sua vita, e magnifica le sue competenze in fatto di filati, ovviamente non ci penso proprio a dirgli che anch'io ne so qualcosa. Sono molto tesa, continuo a pensare a mio padre che mi dice di non salire in macchina con gli sconosciuti...
Alla fine arriviamo, e il magazzino è in una cantina-garage, in effetti ha dentro una marea di roba... Trovo al volo il cashmere che mi serve, il prezzo è ottimo, e sarebbe gioco spulciare tra tutto il resto, ma sono angosciata, non so nemmeno chi sia questo qui, se ne sentono talmente tante... sarebbe proprio il colmo essere arrivata a 50 anni per finire sgozzata in un garage nelle foreste del Gratosoglio.
Ostentando indifferenza risalgo sulla macchina ( ormai sono in ballo, e poi dove cacchio sono?)per ritornare al negozio, finalmente arriviamo, pago e me ne vado... ragazzi, non so se conoscete la sensazione, non avevo più un goccio di saliva in bocca dalla fifa.
Così, mi fermo nel primo bar a bere un'aranciata e poi mi avvio alla fermata del 3, che arriva quasi subito, salgo, mi siedo. Lo sferragliare del tram è molto rasserenante, mi guardo in giro, la giornata è tiepida e splende un bel sole dopo molti giorni di pioggia, pian piano comincio a sentirmi un' oca per essermi spaventata, per aver pensato male senza nessun motivo.
Intanto i palazzi un po' squallidi della periferia lasciano il posto a luoghi più conosciuti: piazza Ventiquattro maggio, le Colonne di san Lorenzo, il Carrobio, la via Torino e, infine, il Duomo.
Milan l'è semper un gran Milan.
E ho anche il mio cashmere a prezzo stracciato.

P.S. Tutti i milanesi doc hanno una zia Pinuccia e/o Mariuccia .


4 commenti:

  1. E' sempre uno spasso leggere il tuo Non toccare il Gatto.
    Dovresti scrivere un libro.

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  2. La zi Mariuccia è un must come il giro sul 3.

    Grazie a te che sei sempre così carina!

    Un abbraccio

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